Marcello I (Roma, … – 16 gennaio 309) è stato il 30º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica dal 27 maggio 308 al 16 gennaio 309. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalle Chiese ortodosse.
Nel Liber Pontificalis e nel Breviario romano viene riportata una versione diversa della morte di Marcello, versione tramandata da una Passio Marcelli del V secolo contenuta negli Acta Sanctorum: Massenzio, infuriato per la riorganizzazione della Chiesa intrapresa da Marcello, pretese dal papa che rinunciasse alla sua dignità episcopale e che sacrificasse agli dèi pagani, proprio come il predecessore. Al suo rifiuto, questi fu condannato a lavorare come schiavo presso una stazione postale (catabulum) di Roma. Dopo nove mesi fu liberato dal clero romano, ma fu nuovamente condannato per aver consacrato la casa della matrona Lucina presso la via Lata. La condanna consisteva nell’accudire ai cavalli ricoverati presso lo stesso catabulum. Pochi giorni dopo, Marcello morì. Tale versione forse è stata creata per localizzare in qualche maniera il luogo del martirio del papa: il Titolo di Marcello, che era localizzato presso le poste pubbliche, da cui la denominazione di “San Marcello in catàbulo”. Per tale motivo è considerato patrono degli stallieri e degli allevatori di cavalli.
L’attuale Chiesa di San Marcello al Corso risale all’inizio del XVI secolo, ed è stata probabilmente edificata sui resti della precedente chiesa che, a sua volta, si trovava forse nel luogo del catabulum dove Marcello era morto.