Il 1° ottobre Montecassino ricorda la dedicazione della Basilica desideriana consacrata nel 1071 da papa Alessandro II.
Fu uno degli eventi più importanti del tempo a cui parteciparono numerosissime personalità come Ildebrando arcidiacono e futuro papa Gregorio VII, molti cardinali, numerosi vescovi e i principi normanni Riccardo e Giordano di Capua.
La Basilica apparve ai partecipanti in uno splendore senza eguali, dopo cinque anni di lavori per i quali l’abate Desiderio, oltre ad avvalersi di maestranze latine, aveva chiesto la collaborazione di esperti artigiani e artisti, pare persino da Costantinopoli, per la realizzazione del pavimento precosmatesco. Una tale bellezza e un tale tripudio di arti e opere da lasciare senza fiato i presenti.
Nel suo libro “Montecassino”, Don Tommaso Leccisotti racconta che l’importanza dell’evento fu tale che […]lo stesso papa diramò le lettere di invito per la singolare cerimonia. Vi parteciparono cinque cardinali, dieci arcivescovi, quarantatré vescovi, oltre ad abati e monaci senza numero. Dei principi secolari vi furono quasi tutti i più potenti dell’Italia meridionale […].
La moltitudine del popolo fu poi innumerevole, e la provvida carità dei monaci fornì gratuitamente il vitto necessario, anche per gli altri giorni seguenti in cui continuò il concorso. I nostri occhi hanno potuto ancora godere la scena fantastica quale il magico pannello di Luca Giordano l’aveva ritratta sulla grande parete di fondo della Basilica cassinese.
Fu questo della dedicazione un avvenimento tale che ad esso il Chronicon riferisce non solo il sempre e più rapido incremento del monastero, sicché in due anni il numero dei monaci ne fu notevolmente elevato, ma anche l’accentuarsi del movimento di attrazione verso Montecassino.”
E proprio alla Consacrazione del 1071, come appunto sottolineato da Don Tommaso Leccisotti, era dedicato un affresco di Luca Giordano. L’opera occupava lo spazio della facciata interna dell’abbazia al cui posto oggi troneggia l’affresco di Pietro Annigoni del 1978, La Gloria di San Benedetto.
Distrutto dagli eventi bellici del 1944, del dipinto si conserva oggi il bozzetto all’interno del Museo Abbaziale, grazie al quale si può avere la percezione di quanto quella consacrazione sia davvero stato un evento epocale, che contribuì a fare di Montecassino un solido e florido punto di riferimento spirituale, culturale e artistico.
Fonte: abbaziamontecassino.org