Subito dietro l’altare maggiore all’interno del coro ligneo intagliato, realizzato nel 1635 , fu collocato un organo (1656) costruito dall’organaro napoletano Giuseppe de Biase. Alla fine del XVII Sec. l’architetto Lorenzo Vaccaro disegnò la splendida cantoria fondale e la cassa monumentale del sovrastante organo, costruito dall’organaro Cesare Catarinozzi, ampliato in vari interventi successivi. L’organo che possiamo ammirare oggi è un Mascioni del 1953, che ha 5262 canne, tre tasti e 82 registri.