Il 2020 è l’anno dell’Ungheria per il viaggio della Fiaccola Benedettina “Pro Pace et Europa Una” .Le città benedettine di Norcia Subiaco e Cassino, insieme all’Abbazia di Montecassino portano a Budapest il messaggio di pace contenuto nella regola Benedettina e in quell’ Ora et Labora et Lege che da 1500 anni ispira in tutto il mondo uomini e donne nel loro cammino quotidiano.
Nella giornata di Venerdì 28 febbraio le delegazioni sono entrate all’interno del Parlamento Ungherese e l’Ambasciatore Italiano a Budapest, S.E. Massimo Rustico, ha accolto le rappresentanze istituzionali e i gruppi sportivi nella sede diplomatica, per ricevere il Messaggio di Pace.
Sabato 29 febbraio, invece, è stata una giornata all’insegna del carisma benedettino nell’Abbazia di Pannonhalma, realtà attiva dal 996, legata a Montecassino dal 1212 da una speciale comunione di preghiera che viene rinnovata ogni anno il 25 gennaio, festa della Conversione di San Paolo, nelle rispettive Comunità monastiche.
L’Abate Cirill ha ricordato come Papa Paolo VI abbia definito San Benedetto “Messaggero di Pace” nel proclamarlo Patrono Primario d’Europa nel 1964 e ha quindi aggiunto : ”anche voi oggi qui lo siete, messaggeri di pace, portatori della fiamma della Fiaccola benedettina della pace e noi vogliamo unirci a voi in preghiera in un mondo di conflitti e di tensioni in cui abbiamo sempre più bisogno del forte carisma di san Benedetto che non accetta compromessi a buon mercato”.
In chiusura di celebrazione l’Abate Donato ha attinto alla fiamma della Fiaccola “Pro Pace et Europa Una” per accendere quattro fiaccole, da donare ad altrettanti monasteri maschili ungheresi,che saranno accese il giorno 21 marzo ad illuminare della stessa luce l’Italia e l’Ungheria.
L’Abate Cirill ha poi simbolicamente consegnato delle candele accese anche a tre monasteri femminili ungheresi affinché anche loro si uniscano in comunione di preghiera nel giorno di san Benedetto.
Prima di rientrare a Budapest una visita guidata ha permesso alle delegazioni di conoscere meglio una bellissima abbazia che ha al suo interno anche una scuola maschile molto numerosa e tante e diverse attività che la rendono un importantissimo punto di riferimento religioso e culturale in Ungheria.
Si conclude così un viaggio che è stato certamente significativo da un punto di vista spirituale e che ha dato modo alle delegazioni delle tre città benedettine di far conoscere le rispettive realtà culturali e territoriali ad una città che, senza alcun dubbio, ha saputo dimostrare di essere accogliente.
Fonte abbaziamontecassino.org
Servizio fotografico di Roberto Mastronardi