È ancora ben presente nella memoria di chi l’ha vissuta , la visita di Papa Benedetto XVI, emerito dal 2013 alla città di Cassino e all’Abbazia di Montecassino.
Una macchina organizzativa importante che accolse Papa Ratzinger in un caldo abbraccio prima in città a piazza Miranda dove celebrò messa per tutti i presenti e poi nel pomeriggio in forma privata in Abbazia. Prima di salire in Abbazia papà Ratzinger inaugurò e benedisse la Casa della Carità che oggi è punto di riferimento importante per l’accoglienza di persone in difficoltà.
Invitati alla preghiera oltre duecento abati, abbadesse e priori di tutto il mondo che vollero vivere quel momento epocale.
E di momento epocale si può parlare anche se Joseph Ratzinger conosceva molto bene l’Abbazia avendoci soggiornato più di una volta e anche per lunghi periodi durante la stesura dei suoi libri.
In molti ricordano le sue lunghe passeggiate nei dintorni dell’Abbazia e sulla Loggia del Paradiso ad ammirare la valle sottostante e il vicino cimitero polacco.
Certamente memorabili sono i suoi sorrisi per chi ha avuto la fortuna di riceverne, il suo saluto gioioso e composto allo stesso tempo e che a molti sembrava invece espressione di freddezza e distacco.
I tanti sostenitori si adoperarono per omaggiare il Santo Padre anche con opere che sono rimaste in Abbazia, come il nuovo pavimento del refettorio Monumentale o la base in marmo di uno degli angeli accanto all’altare maggiore.
Un attento osservatore, infatti, riconoscerà nello stemma raffigurato quello di Papa Benedetto XVI
Al termine della sua visita in Abbazia, prima di spostarsi al cimitero polacco per una preghiera, papà Ratzinger volle salutare tutti i dipendenti dell’Abbazia.
A questo link tutti gli interventi e l’omelia di Benedetto XVI a Montecassino da cui appare chiaro il motivo della sua scelta di prendere il nome dal Patriarca del monachesimo occidentale.
https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/travels/2009/inside/documents/montecassino.html
